La canapa antica. Materiale ineguagliabile, il mio preferito in assoluto per creare i bustini degli abiti da sposa. Il contrasto che crea questo materiale ruvido, granuloso, ricco di texture quando accostato alle sete impalpabili è una delizia per i sensi.
Colleziono da anni questi tessuti, frequentando assiduamente i mercati vintage del nord Italia. Sono pezze antiche, spesso risalenti alla metà dell’ottocento. Sono realizzati a mano, a telaio, utilizzando fibra di canapa, non sbiancata e maturata dal tempo fino a raggiungere la sfumatura di avorio perfetta.
Dopo averli accuratamente messi in ammollo e lavate ad alte temperature, le avvolgiamo e le conserviamo per utilizzarli negli anni a venire per i nostri abiti. E’ un materiale apparentemente umile, ma estremamente prezioso. Non vengono prodotte oggigiorno e sono destinate un giorno a sparire.
Venivano prodotte per i corredi delle spose, in pezze alte 65 cm, da tagliare secondo le necessità, e rifinite a mano e spesso riccamente ricamate con decori delicati e le iniziali del nome di famiglia. Utilizzi comuni della tela di canapa erano asciugamani per il viso, tovaglioli, tovaglie, lenzuola e bellissime sottane e camicie da notte. E’ inimmaginabile al giorno d’oggi dormire in un lenzuolo tanto spesso e ruvido!
Questo tessuto ha una struttura e uno spessore ideali per realizzare i nostri bustini aderenti e steccati, assecondando le curve del taglio e le linee stilistiche dell’abito.
Altro elemento che ci porta a amare questo materiale è il fatto che è del tutto sostenibile.
Ecco alcuni esempi di abiti che abbiamo realizzato scegliendo di proporre il bustino in canapa, e anche qualche foto di nostre spose che l’hanno indossata:
• Abito intramontabile della nostra collezione, Papaver, indossato da Maria, Alexandra, Indy e da Emma.
• L’abito fatato Agapanthus, indossato da Francesca e da Cailean
• Helianthus, nella versione ombré e in quella candida, indossati da Serena, Amaya e Lesley
• Tilia, semplice e senza tempo, uno dei primi modelli che ho proposto nel lontano 2009, indossato da Lauren, Jenny, Chiara, Rachel e da questa sposa in dolce attesa.
Le pezze che hanno una sfumatura di colore non ideale, troppo caldo, troppo grigio, troppo chiaro, li utilizziamo come strato interno, quello strutturale, nei bustini che hanno come tessuto esterno tessuti delicati come per esempio raso, shantung o cadì. Questo significa che se scegli un abito da sposa con un bustino, sappi che, visibile o invisibile, ha al suo interno un pezzo di storia d’Italia. Al tuo “qualcosa di vecchio” ci pensiamo noi!
Esempi di abiti che hanno la canapa, ma non si vede, sono indossati da Lucy, da Federica e da Skarlett.